lunedì 10 ottobre 2011

Recensione "Virtuosity" di Jessica Martinez

Ora non è il momento di innamorarsi per Carmen.

Due settimane prima della più importante competizione della sua carriera, ha cose più importante delle quali preoccuparsi, come ad esempio liberarsi della soffocante etichetta di "bambina prodigio" e non deludere sua madre. Ma non è solo il momento sbagliato. è anche il ragazzo sbaglio. Jeremy è il rivale di Carmen con maggior talento e, secondo sua madre, lui è interessato solo a una cosa: vincere.
E non è l'unico.
Carmen ha un bisogno così disperato di vincere, che prende ansiolitici per controllare i nervi prestazioni. Ma quello che in principio era una soluzione semplice, ora ormai è una dipendenza. Carmen ha paura di smettere, ma è anche stufa di non sentire nulla sul palco e si è stancata di fare sempre ciò che le viene ordinato.

Quando il lato oscuro del mondo della musica classica e l'ambizione di sua madre si scontrano, Carmen deve scegliere tra la carriera e il suo amore per la musica.



Questa sicuramente non è una storia che brilla di originalità. Esistono decine e decine di film con una trama simile, tuttavia ho adorato questo libro. L'autrice Jessica Martinez è riuscita a caratterizzare bene i suoi personaggi, in particolare la protagonista Carmen. Risulta impossibile non provare affetto (e compassione) per questa ragazza che arrivata all'età di quasi diciotto anni si rende conto di non aver mai vissuto veramente e tutto per colpa della madre-manager-tiranno. Mi ha colpito tantissimo una parte del libro dove parla delle cicatrici 
"Is it weird that I don’t have any scars?”
A Carmen piacciono le cicatrici, perchè dietro una cicatrice c'è sempre una storia e lei non ha nessuna storia da raccontare. Lei ha solo il suo talento.

Virtuosity è questo, la storia di una ragazza che arriva ad odiare ciò che ama di più al mondo, il suo violino, la sua musica e la sua famiglia, e ad amare la persona che più dovrebbe odiare, Jeremy. Su quest'ultimo voglio spendere solo poche parole: musicista, inglese, un pochino stronzo, a "Cute kid. Dimples, curls, he’s like a male Shirley Temple". Perfetto.

Scritto bene, le pagine scorrono veloci e la lettura è sempre piacevole e mai noiosa. Sicuramente un debutto più che positivo dell'autrice!


L'uscita del libro è prevista per il 18 Ottobre (grazie a Simon & Schuster per avermi dato l'opportunità di leggerlo).
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P.S. Lo consiglio a chi è alle prime armi con i libri in Inglese!!!

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