martedì 30 agosto 2011

Recensione "Drink, Slay, Love" di Sarah Beth Durst

Pearl è una vampira di sedici anni, ama il sangue, è allergica alla luce del sole, ma  soprattutto è cattiva... fino a quando una notte un unicorno scintillante le trafigge il cuore con il suo corno. Oops.
La sua famiglia pensa che sia stata attaccata da un cacciatore di vampiri (perché, ovviamente, gli unicorni non esistono). Quando scoprono che Pearl ora è in grado di sopportare la luce del sole rimangono sconvolti, ma ben presto trovare un modo per fare uso del suo nuovo talento. Il Re dei vampiri del New England ha scelto la famiglia di Pearl per ospitare la sua cerimonia. Se Pearl si iscrive al liceo, può fare amicizia con molti umani e attirarli alla festa del re - come portata principale.
L'unico problema? Pearl comincia a sentire i rimorsi di una coscienza. 

Se avete odiato Twilight, adorerete Drink, Slay, Love
Se avete amato Twilight ( e avete un po' di senso dell'umorismo) amerete ugualmente Drink, Slay, Love.

Sarah Beth Durst è riuscita a mettere tutti d'accordo, creando il libro perfetto: un YA che rispetta le  classiche leggende dei vampiri, ma con un bel tocco di originalità in più, per la presenza degli Unicorni. A tal proposito scordatemi le creature bianche e fatate che passano la loro vita saltellando tra gli arcobaleni, qua gli unicorni sono leggermente diversi.

Pearl, la protagonista, fa parte di un importante e potente famiglia di Vampiri. Come nella più classica tradizione non sopportano la luce del sole e ritengono gli umani semplici distributori ambulanti di cibo, ma soprattutto sono uno più pazzo dell'altro. Tra i miei preferiti: lo zio Felix, la cugina Antoinette e il padre di Pearl.

"Their dinner had been presented on a bed of lettuce. Carrots had been stuck in candelabras on either side of the boy’s torso, and his hands had been positioned to hold a decorative cabbage as if it were a bride’s bouquet. He wore a bellhop uniform. Pearl smirked. Clearly, this was Daddy's work. She loved his sense of humor." 


Poi ovviamente c'è Pearl, entrata sin dalle prime pagine nella Top 5 dei miei vampiri preferiti, in breve tempo è salita anche sul podio delle migliori protagoniste femminile. Cinica, divertente e sarcastica, la sue battute sono la parte migliore del libro. Sembra che per tutto il corso della storia cerchi in ogni modo per farsi odiare, ma alla fine è impossibile non adorarla.

“I’m a bloodsucking fiend,” she said. “I’m not supposed to be reassuring.” 

Nonostante la presenza di diversi cliché (vedi il Prom o la reginetta della scuola), la storia non è mai scontata, la lettura è sempre scorrevole e coinvolgente e, cosa che all'inizio del libro mi sembrava impossibile, l'autrice è riuscita a rendere credibile la presenza degli Unicorni. Spero davvero che decida di scrivere un secondo libro su Pearl, la sua famiglia e "Mr. Sparkly-and-Pointy".




Grazie a Simon & Schuster per avermi permesso di leggere questo fantastico libro, che uscirà nelle librerie il 13 settembre.
Vi consiglio di ordinarlo subito, io stessa non vedo l'ora di averlo tra la mani.
Quella copertina fantastica *.*

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