lunedì 12 settembre 2011

Recensione “Il giardino degli eterni - Dolce veleno” di Lauren DeStefano



Rhine ha sedici anni ed è bellissima. Ma è condannata a un destino terribile: morirà il giorno del suo ventesimo compleanno. E, come lei, tutti i ragazzi che vivono sulla Terra in un futuro non troppo lontano. Nel tentativo di trovare una cura per il cancro, infatti, un gruppo di scienziati ha finito per condannare la razza umana a una vita brevissima: vent'anni per le donne e venticinque per gli uomini. Anche l'avvenenza di Rhine rappresenta un pericolo: in questo mondo in decadenza, le ragazze più belle vengono rapite e date in spose ai Governatori, una casta di uomini ricchi e potenti. Rinchiusa in una lussuosa dimora, Rhine passa i suoi giorni pensando a un modo per scappare e tornare alla libertà. Soprattutto da quando ha scoperto che la gabbia dorata in cui è prigioniera nasconde uno sconvolgente segreto: nei sotterranei vengono compiuti agghiaccianti esperimenti sugli esseri umani. Nel suo folle piano di fuga, sarà aiutata da un affascinante coetaneo incontrato durante la sua reclusione. Ma il tempo stringe e la libertà sembra sempre più lontana...

La creazione di una generazione quasi immortale, finalmente libera dal male per eccellenza: il cancro.
Un'utopia? No l'inizio della fine del mondo.
I figli, e così i figli dei figli, della generazione perfetta infatti pagano ora le conseguenze di questo miracolo della scienza. Le femmine vivono solo fino a vent’anni, e i maschi a venticinque.


In questo mondo ormai alla deriva, Rhime notata per la sua eccezionale bellezza e la particolare eterocromia dei suoi occhi, viene rapita per essere data in sposa ad uno dei Governatori e si ritrova rinchiusa in una prigione d'oro ed illusioni, insieme ad altre due sorelle-spose: Jenna e Cecily.
All'interno del palazzo del governatore si svolge la maggior parte del romanzo, raccontata attraverso la vita quotidiana delle tre spose-sorelle, del Governatore Linden e di suo padre, il terribile Comandante Vaughn.

Whiter è un libro difficile da farsi piacere, non c'è un ritmo serrato, una continua tensione o colpi di scena uno dietro l'altro, tutt'altro. La storia è tristissima, inquietante e angosciante. Nonostante ciò ho divorato e amato questo libro.
La DeStefano ha preferito nel primo volume della sua trilogia dare spazio ai personaggi e alle loro emozioni, delineando appena la società distopica. Se questo per molti può sembrare un difetto (ho letto tante recensioni negative che si soffermano su questo aspetto) per me invece è un pregio, un punto in più per la storia. Quando leggo un libro voglio prima conoscere e imparare ad amare (o odiare) i protagonisti, poco mi importa di sapere ogni dettaglio su gerarchie, avvenimenti storici o spiegazioni scientifiche.
Sia chiaro Dolce veleno è e resta un romanzo distopico. Non sono certo stati dedicati 3/4 del libro ad una precisa descrizione del mondo nel quale è ambientato, ma in tutto il romanzo sono sparsi diversi elementi che ci fanno capire in che modo questo mondo viene vissuto dai diversi personaggi.

Gli architetti stanno in piedi accanto ai loro ologrammi e danno spiegazioni entusiastiche a chiunque le richieda. Persino i muri e il soffitto sono completamente artificiali: un cielo blu con delle nuvole sinuose. Il pavimento è un prato che ondeggia al vento, pieno di fiori di campo, e non posso fare a meno di abbassarmi per sincerarmi che l’erba sia finta: anche se sembra che le mie mani stiano scavando nel terreno, sento il freddo delle mattonelle. Linden se la ride mentre riprendo posto al suo fianco. «Cercano sempre di ricostruire un ambiente in cui possa essere costruita una casa», dice. «È sempre meglio dell’ultima mostra a cui sono stato, che sembrava un deserto e ha fatto solo venir sete a tutti. O di quell’anno in cui hanno creato solo un marciapiede vuoto, credo per incoraggiare gli affari: era veramente deprimente, sembrava uno scenario postapocalittico».


Anche la parte romance della storia in Dolce veleno è solamente accennata. Grande spazio viene dato infatti ad un altro tipo d'amore: l'amore di Rhine per quei pochi anni che le restano da vivere.

Questo non è un YA normale, tratta temi forti che sconsiglio ai lettori più giovani, non è un romanzo ricco d'azione, non è una lettura piacevole nel senso stretto della parola, ma se cercate un bella storia, scritta bene, appassionante e che faccia anche riflettere, il libro della DeStefano è perfetto per voi.




Vi lascio con il trailer originale, che io trovo STUPENDO.

3 commenti:

  1. Mi hai convinta :D Lo metto nella mia wishlist

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  2. Spero di vedere presto la tua recensione su Goodreads *__*

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  3. Eh presto è una parola grossa XD Avrai visto quanta roba c'è nella lista da leggere :D

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