mercoledì 3 agosto 2011

Recensione "Red" di Kerstin Gier

Per l’amica Leslie, Gwendolyn è una ragazza fortunata: quanti possono dire di abitare in un palazzo antico nel cuore di Londra, pieno di saloni, quadri e passaggi segreti? E quanti, fra gli studenti della Saint Lennox High School, possono vantare una famiglia altrettanto speciale, che da una generazione all’altra si tramanda poteri misteriosi? Eppure Gwen non ne è affatto convinta. Da quando, a causa della morte del padre, si è trasferita con la mamma e i fratelli in quella casa, la sua vita le sembra sensibilmente peggiorata. La nonna, Lady Arisa, comanda tutti a bacchetta con piglio da nobildonna e con l’aiuto dell’inquietante maggiordomo Mr Bernhard, e zia Glenda considera lei, Gwen, una ragazzina superficiale e certamente non all’altezza del nome dei Montrose. E poi c’è Charlotte, sua cugina: rossa di capelli, aggraziata, bravissima a scuola e con un sorriso da Monna Lisa. È lei la prescelta, colei che dalla nascita è stata addestrata per il grande giorno in cui compirà il primo salto nel passato. Charlotte si dà un sacco di arie, ma Gwen proprio non la invidia: sa bene che si tratta di una missione pericolosissima non solo per la sua famiglia ma per l’umanità intera, e da cui potrebbe non esserci ritorno. E non importa se Charlotte non viaggerà sola ma sarà accompagnata da un altro prescelto, Gideon de Villiers, occhi verdi e sorriso sprezzante… Gwen non vorrebbe davvero trovarsi al suo posto. Per nulla al mondo...

Red - titolo originale Rubinrot, rubino in tedesco - è il primo libro della trilogia di Kerstin Gier, una serie Young Adult che affronta un tema che mi ha sempre affascinato tanto: i viaggi nel tempo. 
L'autrice immagina che al mondo esistono solo dodici viaggiatori nel tempo ed ad ognuno è assegnata una pietra preziosa. I viaggiatori hanno qualcosa di speciale nel sangue,  un fattore X, un gene particolare, che li distingue dalle persone normali. Quando tutti i viaggiatori inseriranno una goccia del loro sangue nel cronografo, una sorta di macchina del tempo che permette loro di essere inviati in un giorno preciso di un'epoca a scelta, il cerchio dei dodici si chiuderà e verrà rilevato un antichissimo segreto. Molte persone saranno disposte a tutto pur di impossessarsi di questo segreto.

La storia è raccontata in prima persona da Gwen, in un linguaggio schietto e semplice tipico di una sedicenne, la lettura per questo scorre molto velocemente, quasi troppo. Nonostante le quasi 360 pagine si arriva, infatti, alla fine del libro quasi senza rendersene conto, ma soprattutto prima ancora si arrivi nel vivo della storia. 
Red si può considerare quindi come una sorta di introduzione alla serie vera e propria, e qua forse sta il suo unico grosso difetto. Rimane comunque una lettura molto piacevole, fresca e diversa dei soliti YA, a dispetto della copertina italiana, che nulla ha a che fare con questo romanzo. Molto più bella la copertina originale che rispecchia davvero il tema del libro. Stessa storia per il titolo, lasciare Rubino era tanto difficile?

Il secondo volume, Blue - che sta per Saphirblau, Zaffiro - uscirà in Italia il primo settembre, sempre pubblicato dalla casa editrice Corbaccio.
Non vedo l'ora di averlo tra le mani!





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