mercoledì 24 agosto 2011

Recensione "Fury" di Elizabeth Miles

A volte essere dispiaciuti non basta ...


Em ama le vacanze invernali. E quest'anno, le cose stanno andando davvero bene: il ragazzo che le piace da mesi si è finalmente accorto di lei. Sa però che se comincerà qualcosa con lui, non potrà più tornare indietro. Lui, infatti, è il ragazzo della sua migliore amica.
Dall'altra parte della città, anche Chase ha i suoi problemi. Lo stress della  vita familiare sta iniziando a pesare, e la sua vita sociale si sta disfacendo. Ma questo è niente in confronto a quello che è veramente lo tormenta. Chase ha fatto qualcosa di crudele - qualcosa che il ragazzo perfetto che pretende di essere non farebbe mai. Ed è solo una questione di tempo prima che lui venga scoperto.
Ad Ascension, gli errori possono rivelarsi mortali. 
E tre ragazze - tre belle e misteriose ragazze - sono qui per scegliere chi pagherà.


Em e Chase sono stati scelti.


Cosa mi aspettavo: un bel paranormal, incentrato sulle Furie, figure mitologiche che io A.D.O.R.O. 
Un libro inquietante, carico di tensione e persino un tantino violento. 
Nelle recensioni che ho letto, sia positive che negative, Fury viene definito: creeepy, sexy,  fast-paced, enticing, engrossing... e altri milioni di aggettivi che sembrano descrivere il romanzo perfetto per me.

La triste realtà: per definire Fury userei solo una parola: BORING.
Le prime duecento pagine sono di una noia mortale, tutto è troppo prevedibile, neanche lontanemente inquietante o avvincente, e alla fine la situazione migliora solo di poco.
A chi è rimasto addirittura terrorizzato da questo libro, consiglio di leggere qualcosa del grandissimo Re Stephen ed evitare così di insultare ulteriormente il genere horror. 

Cosa ho odiato: 
- le Furie. 
Probabilmente sono io ad essere un po' troppo suscettibile su questo argomento, ma per me le 
Furie sono, e saranno per sempre, creature mostruose nate dal sangue di Urano, che tormentano, torturano ed uccidono assassini. Qua invece sembrano solo semidivinità dispettose che si divertono ad umiliare e "terrorizzare" un ragazzo pieno di sè, che pensa con il pene e una ragazzina immatura e superficiale, in balia degli ormoni. La piccola classicista che è in me non può sopportare tutto questo.
- Em.
La protagonista. L'ho odiata dalla prima all'ultima pagina. Scoprire che l'autrice ha in cantiere altri due libri, sempre accompagnati dalla gioiosa presenza di Em, è stato orribile. Sono certa che avrei apprezzato maggiormente Fury se Chase fosse stato l'unico protagonista. 

Cosa mi è piaciuto:
- la copertina.
Bellissima. Perfetta.
- lo stile dell'autrice. 
Uno dei pochi motivi che mi hanno convinto a finire di leggere il libro. Il modo di scrivere della Miles mi piace molto.
- i nomi delle Furie.
Nelle mitologia greca le Erinni erano tre: Aletto, Megera e Tisifone. 
In Fury si chiamano: Al, Meg e Ty. Un vero tocco di classe, che ho apprezzato tantissimo. 


Conclusioni: io mi aspettavo un romanzo completamente diverso e questo ha influito molto sia la lettura, che la recensione del romanzo.
Nel complesso infatti Fury non è un brutto libro, anzi. 
Se non cercate un paranormal e se non ve ne frega nulla della mitologia, sono certa che vi piacerà.


Grazie a Simon & Schuster per avermi permesso di leggere questo libro.

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