lunedì 1 agosto 2011

Recensione "Bitten" di Kelley Armstrong

Toronto, ai nostri tempi. Elena Michaels è una giornalista di successo, ha un ragazzo normale che la vorrebbe sposare, ama correre di notte, correre veloce come il vento. Non sono certo le strade buie o i tipi loschi a farle paura perché dalla sua ha qualcosa di straordinario. 
È l’unica donna licantropo al mondo. Ha abbandonato il suo clan d’appartenenza e i comfort della villa, loro quartier generale, per una vita ordinaria. Indietro non si è lasciata solo un Branco ma anche Clay, colui che l’ha tradita trasformandola in un licantropo.
Sarà l’amore per l’unico uomo che davvero le abbia toccato il cuore e il forte sentimento di appartenenza ai licantropi che la ricondurranno indietro, quando il Branco avrà bisogno di lei. È giunto per Elena il momento di scegliere tra l’amore per Clay e quello per il ragazzo della porta accanto, tra la sua nuova vita, tessuta su una tela labile e pregna di bugie, e la sua natura che, come la luna chiama le maree, la sta chiamando a sé.

Primo volume della serie Women of the Otherworld, a metà tra un Urban Fantasy ed un Paranormal Romance, Bitten è un libro difficile da recensire. 
L'idea di base, di un mondo in cui esistono solo pochissimi licantropi ed Elena è l'unica donna, l'ho trovata molto originale; la protagonista nonostante il suo caratteraccio non risulta antipatica e Clay, il personaggio maschile principale, mi è piaciuto tantissimo.
Ho apprezzato inoltre che la storia d'amore non fosse l'unico tema del libro, dando ampio spazio anche all'azione e alle parti più puramente fantasy/paranormal, aspetto molto raro ultimamente.
Ci sono però diverse cose che mi hanno dato un tantino fastidio. 
1.Il libro è raccontato in prima persona da Elena. Fin qua nulla di male, se non fosse che ogni tanto la narratrice è come se si rivolgesse al lettore dicendo ad esempio "vi ricorderete quello che ho detto ieri" o "spero che mi perdonerete" e, per un semplice gusto personale, questo non mi piace.
2.Vengono raccontate diverse violenze subite da Elena durante la sua infanzia e adolescenza, sintetizzate in poche righe e non trattate con la dovuta delicatezza che, secondo me, necessita SEMPRE questo argomento, anche se si tratta di un libro per adulti.
3. Troppo lungo. La stessa storia poteva essere raccontata meglio con 150 in meno.

Dato che non è un libro che consiglierei a tutti, invito comunque a leggere i primi 15 capitoli disponibili gratuitamente QUA sul sito italiano di Kelley Armstrong.
Bisogna semplicemente registrarsi!
Chi invece volesse direttamente acquistarla, sappia che l'edizione hardcover è disponibile a soli 10€!!! Grande punto a favore di Fazi Editore, che si fa perdonare il fatto che rimandi da gennaio l'uscita di Stolen, il secondo volume.

Per concludere Bitten aveva tantissimo potenzionale, ma è stato sfruttato male. Considerando però che è il primo libro dell'autrice, leggerò sicuramente il seguito nella speranza che il suo stile migliori.
Il mio voto è 3,5 su 5!




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