venerdì 19 agosto 2011

Recensione "Across the Universe" di Beth Revis

Amy, insieme ai suoi genitori, è un passeggero criogenicamente congelato a bordo dell'immensa nave spaziale Godspeed. Si aspetta di svegliarsi tra 300 anni in un nuovo pianeta, ma cinquanta anni prima, la sua camera d'ibernazione viene scollegata ed Amy ne rimane quasi uccisa.
Ora la ragazza si ritrova intrappolata all'interno di un mondo dove nulla ha senso, sapendo inoltre che tra i passeggeri della Godspeed c'è anche chi ha tentato di ucciderla. 
Eldest, il leader della nave spaziale è un orribile tiranno, mentre Elder, il suo giovane erede, sembra essere l'unica persona disposta ad aiutare Amy. Ma sarà davvero così?

 Science fiction for teens who don't like science fiction.

Se siete alla ricerca di un libro di fantascienza Across the Universe non fa per voi. AtU infatti è un libro molto terreno, i veri protagonisti sono il genere umano e la sua psiche, gli alieni e i viaggi nello spazio hanno poco a che fare con questa storia. Va comunque riconosciuto alla Revis il merito di aver costruito un'ambientazione stupenda per  il romanzo,  dove nulla è lasciato al caso. La Goodspeed è infatti curata in ogni dettaglio,  come è possibile vedere sul sito


"The first cause of discord is difference. There is no religion on Godspeed. We all speak the same language. We're all mono-ethnic. And because we are not different, we do not fight. Remember the Crusades I taught you about? The genocides? We will never have to worry about those types of horrific events on Godspeed..."

Un microcosmo perfetto, il raggiungimento di un'utopia, dove migliaia di persone sembrano vivere nella pace più completa per secoli. 
La realtà invece è molto diversa e sarà proprio Amy a far aprire gli occhi al futuro leader della Goodspeed. Elder grazie a questa ragazza dai capelli rossi e gli occhi verdi,  così diversa da lui, scoprirà che il suo mondo si regge solo su bugie e segreti.

"Eldest thinks power is control, that the best way to be a leader is to force everyone into obedience. Holding Amy against me, I realize the simple truth is that power isn’t control at all — power is strength, and giving that strength to others."

La storia non mi ha appassionato da subito, la prima parte infatti è molto confusionaria. I capitoli sono raccontati a turno da Amy e da Elder, e spesso sono molto brevi, in alcuni casi sono composti da solo due o tre paragrafi. Questo inizialmente è un pochino fastidioso, ma quando si entra nel vivo della storia, l'alternanza dei pov mantiene alta la tensione ed è la scelta più giusta per descrivere il modo diverso con il quale i due protagonisti affrontano di volta in volta gli eventi. 
Nel complesso Across the Universe non è il libro perfetto, ma è senza dubbio una lettura piacevole, intessante e che fa anche riflettere. Io muoio dalla voglia di leggere il seguito A Million Suns, che uscirà all'inizio del 2012. 


Piccola nota, nonostante sia considerato un YA, non mi sento di consigliarlo ai troppo young. Alcune scene, ma anche il messaggio principale del libro, non sono adatti ai lettori più piccoli

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